Nelle ultime 24 ore sono successe molte cose. L’Iniziativa per il Reddito di Base era sull’orlo di un arresto della raccolta. Ma forse c’è una seconda possibilità? Prendetevi un momento per leggere questa importante testo. Perché conto su di voi!
Ma facciamo un passo alla volta: poco più di una settimana fa, il consiglio di amministrazione della seconda iniziativa federale ha informato a sorpresa il comitato d’iniziativa di voler interrompere la raccolta delle firme. Il motivo era che erano state raccolte troppo poche firme e quindi c’erano poche speranze che la raccolta avesse successo, nonostante il tempo, l’energia e il denaro investiti nel progetto.
Ieri è stata convocata una riunione del comitato d’iniziativa con breve preavviso. Dopo un’intensa discussione, la maggioranza si è espressa a favore del proseguimento della raccolta firme, se c’è ancora una possibilità. Uno dei motivi della decisione positiva è che ci sono già 56.000 firme sul tavolo!
Il comitato d’iniziativa mi ha concesso una settimana per dimostrare che possiamo farcela insieme! Solo se molte persone si sentiranno responsabili dell’iniziativa e tutti si impegneranno al massimo, raggiungeremo il nostro obiettivo.
Come fare? In poche frasi: il Consiglio di amministrazione, finora attivo, mi cede i suoi compiti precedenti con effetto immediato. Tra 7 giorni cederò la responsabilità della raccolta delle firme al Movimento per il reddito di base. Ciò significa che ci sarà un’acquisizione comunitaria per la seconda metà del periodo di raccolta!
Non c’è mai stato nulla di simile nella lunga storia delle iniziative popolari. Ma siamo convinti che ci siano molti individui, reti e organizzazioni che vogliono portare l’iniziativa del reddito di base al traguardo e dare alla raccolta l’energia necessaria per gli ultimi chilometri!
Affinché il rilancio abbia successo in 7 giorni, sono necessarie soprattutto due cose:
– persone motivate con energia per raccogliere firme e utilizzare le loro reti!
– un po’ di denaro
Non c’è dubbio: l’asticella è alta! Abbiamo bisogno di oltre 13.000 firme al mese per raggiungere l’obiettivo di 120.000 firme entro la fine di febbraio 2023. Questo è fattibile se la raccolta di firme può essere distribuita tra molte persone.
E onestamente: sono teso e anche un po’ nervoso perché non abbiamo molto tempo. Allo stesso tempo, ho avuto la fortuna di conoscere personalmente alcuni di voi. Per questo sono fermamente convinto che coglieremo questa opportunità. Il reddito di base incondizionato deve rimanere nell’agenda politica, soprattutto per le elezioni del 2023!
Ora abbiamo bisogno di un buon piano. Vi contatterò nei prossimi giorni per sapere se volete continuare la raccolta e, in caso affermativo, quale potrebbe essere il vostro contributo.
Cordiali saluti, Raffael

Raffael Wüthrich, Coordinamento dell’iniziativa sul reddito di base