È necessario un reddito di base?
SÌ
Ci troviamo di fronte a numerosi problemi e sfide: crisi del coronavirus, sicurezza sociale, soppressione di posti di lavoro dovuta all’automazione, invecchiamento della popolazione, finanziamento della previdenza di vecchiaia (AVS), riscaldamento climatico.
Il comitato promotore è convinto che il reddito di base sia indispensabile per contribuire in modo determinante alla soluzione di questi problemi.
Il reddito di base è finanziabile?
SÌ
Un reddito di base per tutte le persone domiciliate in Svizzera è finanziabile se lo si concepisce come un’assicurazione di base, come un importo di base minimo al di sotto del quale nessun reddito potrà più scendere. Quindi di per sé non significa più denaro per tutti al di sopra di esso.
Oggi la maggior parte del reddito di base è già coperta dalle entrate fiscali e dalle assicurazioni sociali. Per coprire i costi mancanti (stimati tra i 25 e i 40 miliardi di franchi) i settori che finora hanno pagato imposte inadeguate dovranno essere messi di fronte alle loro responsabilità. Si tratta del settore finanziario e delle aziende tecnologiche la cui economia sommersa è finora sfuggita al fisco: qui si prevedono dai 40 ai 60 miliardi di franchi.
Sarà il Parlamento a decidere a quanto ammonterà il reddito di base e quali saranno le modalità del suo versamento.
Troverete maggiori informazioni alla domanda “Come può essere erogato e finanziato un reddito di base?”.
Il reddito di base non favorisce un’indolenza collettiva?
NO
Per lavoro intendiamo per lo più solo l’attività lucrativa, in altre parole che lavora solo chi esercita un’attività retribuita e ha un posto di lavoro. Tuttavia, questo è un errore.
Più del 50% del lavoro nel nostro paese non è pagato, ad esempio sotto forma di lavoro familiare e di volontariato. Nessuno ha mai chiesto perché tale lavoro venga svolto sebbene non sia retribuito. Gli incentivi al lavoro derivano evidentemente dall’attività stessa. Il RBI copre solo il fabbisogno vitale. Chi vuole permettersi di più dovrà guadagnare il denaro necessario.
La fama del mondo del lavoro non potrà essere buona se partiamo per riflesso dal principio che con il reddito di base nessuno vorrà più lavorare. Perché si dovrebbe credere che alla prima occasione chiunque eviterebbe di lavorare? Del resto coloro che diffondono tale teoria, sostengono che loro stessi continuerebbero naturalmente a lavorare.
La più grande difficoltà nel comprendere il reddito di base, è il fatto che reddito e lavoro vengono separati uno dall’altro. Vincoli e paure associati all’esercizio di un’attività lavorativa e altre dipendenze sarebbero in gran parte destinate a scomparire.
Come funziona il reddito di base?
COME UN’ASSICURAZIONE
Il reddito di base deve assicurare contro la povertà, le dipendenze e la paura, interrompendo quindi il circolo vizioso dell’accelerazione dei ritmi, della mancanza di rispetto e dell’angoscia (esistenziale).
Esempio della crisi del coronavirus: come sarebbero andate le cose se ci fosse stato un reddito di base già nel 2020? Nessuno avrebbe dovuto temere per la propria sussistenza.
I primi a essere assicurati saranno tutti quelli che oggi non percepiscono alcun reddito (casalinghe, casalinghi, persone aventi esaurito il diritto all’indennità di disoccupazione, disoccupati, emarginati, bambini, giovani, apprendisti, studenti e operatori culturali). Queste persone rappresentano circa il 25% della popolazione. Ma il reddito di base permetterà anche alle persone con redditi bassi e medi di vivere meglio rispetto a oggi (circa il 50% della popolazione).
Per maggiori informazioni, vedasi la risposta alla domanda “Chi ha diritto a un reddito di base incondizionato?”.
Chi ha diritto a un reddito di base incondizionato?
TUTTI
Ha diritto a un reddito di base chiunque risieda stabilmente in Svizzera. Il reddito di base non apporterà cambiamenti alla politica migratoria.
In linea di principio vale quanto segue:
- tutti, dalla culla alla bara, hanno diritto a un reddito di base.
- tutti, a partire dall’età di voto, hanno diritto al reddito di base pieno.
- i bambini e i ragazzi che non hanno ancora diritto di voto ricevono un reddito di base ridotto. Il reddito di base può sostituire gli assegni per i figli a condizione che superi il loro importo.
- i nuclei familiari formati da più persone hanno diritto a più redditi di base, uno per persona.
Poiché il reddito di base non significa automaticamente «avere più denaro sul conto», ma garantisce il fabbisogno vitale, dovrà essere versato mensilmente soltanto a chi ne ha bisogno per vivere (vedasi “Come può essere erogato e finanziato un reddito di base?”).
Come può essere versato e finanziato un reddito di base?
SARÀ IL PARLAMENTO, NELLA LEGGE SUL REDDITO DI BASE, A STABILIRE L’AMMONTARE DEL REDDITO DI BASE E LE MODALITÀ RELATIVE AL SUO VERSAMENTO.
Il comitato d’iniziativa propone il modello seguente: Lo riceverà chi ha troppo poco. Chi non ne ha bisogno lo dedurrà dalle imposte.
Il reddito di base incondizionato (RBI) andrebbe a integrare i sistemi sociali esistenti. Per l’ammontare del reddito di base il comitato propone CHF 2500 al mese e per i ragazzi una percentuale di tale importo [1]. Se necessario, chi non ha alcun reddito (volontariato, lavoro di cura o accudimento familiare) potrà richiederne il versamento, così come chi guadagna troppo poco per poter coprire le spese di mantenimento medie del tenore di vita. Si stima che ciò riguardi il 25% della popolazione (fonte: UST – tassi di povertà [2]).
Chi guadagna a sufficienza e/o non ha bisogno del reddito di base potrà dedurlo nella dichiarazione d’imposta, pagando quindi meno imposte [3]. In questo modo a beneficiare del RBI sarà circa la metà della popolazione (fonte: UST – classi di reddito [4]).
Non beneficerà del RBI il circa 25% corrispondente alle persone abbienti e ai super ricchi. Il RBI sarà sì imponibile, ma grazie alla progressività della tassazione (da adeguare) non ne risulterà una riduzione fiscale (fonte: UST – classi di reddito [5]).
Ovviamente il RBI comporterà costi aggiuntivi rispetto al sistema attuale, i quali ammonteranno, in base ai calcoli e all’importo del RBI, a ca. 25-40 miliardi di franchi (fonte: Comitato d’iniziativa Microimposta, statistiche Banca nazionale svizzera). Tale importo dovrà essere versato in modo solidale, in particolare da coloro che traggono benefici del sistema fiscale attuale. Pertanto l’iniziativa richiede esplicitamente una tassazione equa di tutti i settori dell’economia nazionale e in particolare del settore finanziario, che oggi contribuisce scarsamente al sostrato fiscale e nelle cui transazioni commerciali a elevata frequenza e a elevato profitto si nascondono tra i 40 e i 60 miliardi di franchi di possibili entrate fiscali (fonte: Comitato d’iniziativa Microimposta, statistiche Banca nazionale svizzera). Al finanziamento del RBI dovrà partecipare anche chi porta avanti un’effettiva economia sommersa nel sistema finanziario, come le aziende tecnologiche multinazionali e le piattaforme digitali ecc. [6] (10-20 miliardi di franchi stimati. Fonte: Comitato d’iniziativa Microimposta). Grazie a numerose scappatoie, nell’attuale sistema fiscale è possibile eludere le imposte in modo legale (20 miliardi di franchi stimati. Fonte: Tax Research UK [7]), per non parlare poi dell’evasione fiscale vera e propria (2-4 miliardi di franchi stimati. Fonte: Statista).
Il testo dell’iniziativa non prevede un aumento dell’imposta sul valore aggiunto.
I vantaggi del reddito di base incondizionato sono evidenti: ne beneficia chi oggi non ha un reddito e/o viene finanziato/a da un matrimonio o da una convivenza, ad es. le casalinghe o i casalinghi senza reddito da attività lucrativa e le persone che forniscono prestazioni di accudimento familiare, ossia lavoro di cura ma anche volontariato.
Il comitato d’iniziativa parte dal presupposto che il RBI contribuisca inoltre a un mercato del lavoro più equo. Si può immaginare che più persone lavoreranno a tempo parziale e/o potranno seguire corsi di perfezionamento professionale con cui potenziare la propria impiegabilità. Le persone che percepiscono salari bassi non dovranno più accettare qualsiasi lavoro a ogni costo. Diminuirebbero quindi i danni alla salute causati da pressione, stress e paura.
L’introduzione di un reddito di base dovrà spingere l’economia, le persone e la società, a fronte delle possibilità date, a conciliare i propri obiettivi professionali e l’impegno personale con un impegno per il bene comune e la conservazione del nostro pianeta.
- Secondo la Conferenza svizzera delle istituzioni dell’azione sociale (COSAS) il minimo esistenziale è pari a circa 2500 franchi. Pertanto, per il RBI il comitato propone CHF 2500.
- https://www.bfs.admin.ch/bfs/it/home/statistiche/situazione-economica-sociale- popolazione/situazione-sociale-benessere-poverta/poverta-e-deprivazioni-materiali/poverta.html
- La deduzione del RBI dalla dichiarazione d’imposta funziona nel modo seguente: i CHF 30 000 di reddito di base annui (CHF 2500 al mese) possono essere dedotti dalla dichiarazione d’imposta (così come altri importi, ad es. costi per la cassa malati, costi di formazione). In questo modo si pagheranno meno imposte.
- https://www.bfs.admin.ch/bfs/it/home/statistiche/situazione-economica-sociale- popolazione/situazione-sociale-benessere-poverta/disuguaglianza-della-distribuzione/distribuzione-dei- redditi.html
- https://www.bfs.admin.ch/bfs/it/home/statistiche/situazione-economica-sociale- popolazione/situazione-sociale-benessere-poverta/disuguaglianza-della-distribuzione/distribuzione-dei- redditi.html
- Per aziende tecnologiche si intendono aziende come Google, Microsoft, Yahoo, Apple ecc. A esse si aggiungono aziende il cui modello di business è basato sulla gestione di piattaforme digitali e che si propongono come «intermediari», ad esempio Facebook, Uber o Amazon.
- https://www.alliancesud.ch/it/politica/politica-di-sviluppo/aiuti-pubblici-evasori-fiscali”
Perché ora?
Immaginate se il reddito di base fosse già esistito quando è scoppiata la pandemia di Corona. Quante pressioni, paure, stress (nonché i costi che ne derivano) sarebbero stati risparmiati alle persone e alla società? Immaginate se ci fosse un reddito di base ora, quando siamo molto preoccupati per la guerra in Europa, per l’imminente scarsità di energia, per il cambiamento climatico, per l’inquietudine, l’insicurezza e la paura del futuro. Abbiamo bisogno al più presto – ORA – di un dibattito serio e olistico su come vogliamo vivere in futuro.
- come vogliamo vivere in futuro.
- come vogliamo risolvere i problemi che dobbiamo affrontare (protezione del clima, povertà, ulteriore sviluppo dei nostri servizi sociali)
- come riconquistare la fiducia in noi stessi
Il reddito di base incondizionato avvia questo importante dibattito.
Perché ancora?
Tutti i grandi progetti di riforma in Svizzera hanno richiesto diversi tentativi. Si pensi all’introduzione dell’AVS o al suffragio femminile. Dobbiamo adattare i nostri processi politici al ritmo adeguato ai problemi da risolvere.
6 anni – dall’ultima votazione – sono una piccola eternità in un periodo di rapida accelerazione.
Chi vuole incrementare il bene comune deve essere impaziente.
Se ci sarà un referendum sul reddito di base, ci vorranno almeno altri 10 anni prima che venga introdotto.
Qual è la differenza rispetto alla prima iniziativa?
La seconda iniziativa sul reddito di base si differenzia dalla prima per il fatto che
- una vita dignitosa deve essere garantita. (titolo dell’iniziativa)
- la sicurezza sociale sia mantenuta o ulteriormente sviluppata.
- il testo dell’iniziativa contiene una proposta concreta di finanziamento, integrata da un ampio catalogo di disposizioni transitorie.